A cura di Antonella Lanzani


Consulente o manager: scelta di personalità?

Molti anni fa', alla mia prima esperienza, ebbi un interessante colloquio con un ex Direttore del personale di IBM, allora mio diretto responsabile. Mi disse una frase che mi fece riflettere "I professionisti si dividono in due categorie: uomini d'azienda e consulenti. Hanno due stili diversi, un'anima e una personalità caratterizzate da valori molto differenti."

E io allora chi ero? mi chiesi. Cercai di osservarmi, ma ero confusa. Infine, glielo domandai e la sua risposta fu molto zen "Lo capirai e in quel momento avrai scelto la tua strada". Quello che aveva detto si rivelò poi profondamente vero. Facile adesso dirlo, dopo 30 anni di professione in azienda, direte. Ma lo compresi molto prima, credetemi.

Mi fu assolutamente chiaro quasi subito e non cambiai mai più idea. Ho sempre sentito di appartenere fortemente e profondamente alla comunità di persone con cui interagivo e con cui condividevo valori e obiettivi. Mi sentivo in famiglia. Avevo fatto la mia scelta. Ero un manager.

Ma la storia non finisce qui.

Il tempo mi ha fornito anche un'altra risposta o forse l'ha resa più completa. Non è la realtà in cui si opera che ti rende un uomo d'azienda o un consulente, ma il modo con cui approcci il tuo lavoro e la passione con cui operi nel tuo mondo professionale. Il tuo mindset. Ora sono diventata una consulente, ma nulla è cambiato nel mio modo di lavorare e di sentire...vivo solo in una famiglia allargata...!E voi chi siete? 

PREFAZIONE di G.Ranocchi

Da imprenditore accolgo sempre con empatia e soddisfazione le iniziative volte a far crescere le persone e a compattarle intorno ad un progetto di sviluppo concreto, così come questo libro afferma di voler fare.

Conosco l'Autore da molti anni e so che nella sua lunga esperienza professionale quello che l'ha sempre ispirato è stata la sua voglia e determinazione di lasciare un segno nelle realtà in cui lavorava. Ma quale segno?

Molti di noi imprenditori hanno questo ambizioso obiettivo: distinguersi, cercare di essere unici in quello che si fa, essere ricordati per qualcosa. Ma sono i contenuti e il senso che si da a questi stimoli, che davvero può fare la differenza in ciò che ognuno di noi lascia nelle persone e nelle cose che lo circondano.

L'Autore, per quanto lo conosco, è sempre stato mosso e motivato dalla volontà di impegnarsi e mettere le proprie competenze e capacità al servizio delle persone e del contesto in cui lavorava, in un'ottica di miglioramento continuo, cercando con pragmatismo e semplicità di essere sempre funzionale ai progetti aziendali e alle risorse.

Ognuno di noi si gioca la propria partita sulla professionalità nel mondo del lavoro e tutto si basa sui valori che la persona ha e vuole perseguire nelle sue relazioni, negli obiettivi, nelle strategie di crescita. E' su queste basi, è su questi valori che la professionalità prende una sua fisionomia e soprattutto una sua sostanza.

So che l'Autore, e questo libro, come espressione delle sue competenze professionali e umane, è condotto da valori positivi, produttivi ed etici e questo rende ciò che propone interessante e distintivo.

Il libro è un Manuale per coloro che vogliono sviluppare competenze nell'ambito della gestione delle risorse umane, un terreno scivoloso per chi non è esperto, ma anche un'area di estrema soddisfazione per chi si mette in gioco e ha voglia di imparare qualche alternativa di comportamento.

Chi come me ha passato la vita a far crescere persone e soprattutto a coinvolgerle intorno a progetti concreti e a creare sinergie per sviluppare risultati, sa che cosa significa e quanto valore abbia saper capire le aree di forza e le potenzialità delle proprie persone per farle esprimere al meglio, stimolare entusiasmo e passione, collocarle negli ambiti giusti, organizzarne le attività, condurli verso un futuro più stabile e soddisfacente.

Questa è la mission di noi uomini di azienda, di noi imprenditori, piccoli o grandi che siamo, perché non è la dimensione che ci rende migliori o peggiori, persone che generano valore e che producono successi, ma il significato che diamo alla nostra attività.

E allora perché non ascoltare chi per tanti anni ha fatto della gestione delle risorse una professione e che mette queste sue conoscenze a nostra disposizione, senza arroganza, senza saccenza, ma solo con l'umiltà di chi ha già affrontato quotidianamente alcune problematiche e ha testato soluzioni, più o meno produttive e ce ne parla con chiarezza e pragmatismo?

Leggere questo libro mi è servito sotto due punti di vista: da una parte, confermare la validità di alcune mie scelte e razionalizzare molte delle strategie adottate, dall'altra però ha allargato la dimensione delle mie riflessioni, mi ha fornito altre informazioni, mi ha prospettato le soluzioni da un'angolatura diversa, probabilmente mi ha indicato qualche sentiero non ancora battuto e che forse mi potrà condurre a esperienze e traguardi diversi, a ispirare le persone in modo differente e nuovo.

E quale imprenditore non ha voglia di affrontare nuove sfide? Non è il nostro vero mestiere in fondo?

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